La facciata ventilata individua, nel panorama della tecnica edilizia contemporanea, un sistema tecnologico innovativo di costruzione costituito da uno strato isolante applicato direttamente alla struttura portante di elevazione e da uno strato di rivestimento vincolato all’edificio per mezzo di un apposita struttura di ancoraggio. Tra isolante e rivestimento esiste un’intercapedine d’aria che, “per effetto camino” (tiraggio verso l’alto d’aria calda), attiva un’efficace ventilazione naturale, con notevoli benefici per l’intero sistema.Tale tecnica s’inserisce nell’ambito di un’evoluzione di concetti già sperimentati da secoli. Sono numerose, infatti, le realizzazioni tradizionali in cui si possono osservare, ad esempio, delle intercapedini ventilate tra un rivestimento esterno in scandole di legno o lastre di ardesia e una struttura di ancoraggio costituita da listelli di legno fissati direttamente alla struttura portante dell’edificio con viti o chiodi. Considerando le aree geografiche in cui si sono diffusi questi tipi di rivestimenti (Liguria, zone alpine, regioni del Nord Europa), si comprende come essi siano nati principalmente per rispondere all’esigenza di tenuta delle pareti esterne alla pioggia battente, caratteristica delle zone ventose. Le nuove tecniche hanno consentito di realizzare un sistema di facciata dagli indubbi vantaggi. Tra questi, oltre all’affidabilità della tenuta all’acqua, dobbiamo citare: -la riduzione dei rischi di fessurazione e distacco, tipici dei rivestimenti applicati direttamente sul supporto murario; -la facilità di posa e di manutenzione; -la maggiore protezione della struttura muraria dall’azione degli agenti atmosferici; -il maggior comfort estivo ed invernale; -un significativo risparmio energetico.
Le soluzioni tecniche di “pareti ventilate” sono considerate oggigiorno, sotto il profilo tecnologico, fra le migliori soluzioni di isolamento termico disponibili; allo stesso tempo stanno offrendo opportunità di evoluzione linguistica degli elementi impiegati nella formazione dello strato da lascia-re a vista. Ampio è il ventaglio materico dei sistemi di rivestimento a contatto con l’ambiente ester-no che connotano, in ultima istanza, l’immagine stessa dell’architettura: marmi e graniti, legno, ceramica, cotto, materiali di ricomposizione o fibrorinforzati, laminati e materiali plastici in genere, metalli (alluminio, acciaio, rame, leghe) ecc. Nei recenti interventi costruttivi i risultati architettonici più significativi sono stati spesso raggiunti attraverso l’utilizzo dei materiali tradizionali (pietra, legno e più recentemente il cotto) innovati nella configurazione morfologica dei semilavorati e dei componenti di sistema. In linea generale, nella tipologia di rivestimento a facciata ventilata, gli elementi dello strato protettivo a contatto con l’esterno vengono posizionati - ancorandoli meccanicamente alla struttura retrostante - ad una distanza minima di 3 cm dal tamponamento interno della costruzione (o dall’eventuale strato di isolamento) in modo da ottenere un’intercapedine con una lama d’aria in movimento capace di procurare una ventilazione naturale. Il concetto di base delle pareti ventilate, quindi, è quello di realizzare un involucro formato da due differenziati e opportunamente distanziati pacchetti di parete - convenientemente resi solidali fra loro mediante sistemi di graffaggi metallici - separati da un’intercapedine d’aria a spessore variabile.
Il principio utilizzato in questi particolarissimi tipi di involucri si basa sulla realizzazione e valorizzazione funzionale di una intercapedine vuota che funge da spazio di discontinuità impedendo l’eventuale passaggio di acqua dal rivestimento esterno alla parete interna destinata a rimanere asciutta; inoltre, grazie all’efficace ventilazione dell’intercapedine stessa, si evita che l’aria possa saturarsi di vapore acqueo condensandosi sulle superfici interne più fredde. L’intercapedine d’aria è in comunicazione diretta con l’ambiente esterno sia al “piede” della costruzione che in “testa” (ovvero nella terminazione superiore della facciata) in modo da creare un “effetto camino” e favorire la libera circolazione dell’aria. Nelle note che seguono si mettono a fuoco, in linea generale, le caratteristiche degli elementi che contraddistinguono la soluzione tecnica della parete ventilata; in sequenza, pertanto, analizzeremo: - il supporto murario interno; - l’intercapedine d’aria; - i sistemi meccanici di ancoraggio; - il rivestimento esterno (strato di tenuta).